SULL'ARTISTA

“Essere un artista ha sempre significato possedere ragione e sogni.
Oggi come sempre significa essere benedetti dalle benedizioni che salgono dal profondo”
Thomas Mann (1875-1955)
RAFFAELE SPALVIERI nasce a Roccafluvione, un paese in provincia di Ascoli Piceno collocato nella bellissima Valle del Tronto, il 23 Settembre 1929.
Dopo alcuni anni vissuti nella regione Lazio tra le città di Anzio e Roma, decide di continuare il percorso accademico trasferendosi a Bologna e diplomandosi all’Accademia di Belle Arti, considerata ancora oggi un’istituzione di alta formazione artistica e culturale. La continuazione della propria carriera dedicata alla pittura e ai rapporti umani, lo andranno nel tempo a consacrare come membro di diverse ed insigne accademie.
Dal maestro Dino Ferrari (Ascoli Piceno 1914-2000) nasce la padronanza e l’acquisizione di elementi fondamentali che lo porteranno con slancio lungo la sua vita artistica ad essere considerato un vero alfiere del figurativo.
Molti dei temi da lui trattati, li ritroviamo dall’esperienza vissuta tra le antiche mura di pietra di un monastero, dove i paesaggi agresti, luminosi, le nature morte piene d’armonia, portano l’artista alle riflessioni sul “Se” con autoritratti interrogativi.
Abbandonando tuttavia l’idea della tonaca, abbracciò per “vocazione” la carriera militare congedandosi poi come Maresciallo Maggiore d’Artiglieria
Frequentò per diversi anni il C.I.D.A. (Il Centro Internazionale delle Arti – 1977-1985) fondato e diretto dall’amico e poeta Giuseppe Tontodonati.
Un Centro dedicato agli Artisti emergenti, quando in quegli anni la città di Bologna era in grande fermento a livello culturale. In questo ambito Spalvieri conosce molti dei critici che lo legheranno lungo la sua carriera artistica, da Romeo Forni a Luciano Bertacchini, da Mauro Donini fino a Mario Sciolti e Lino Cavallari e tanti altri.
Partecipò a diverse manifestazioni “Estemporanee” e “Personali” all’interno di quest’ambito, ottenendo nell’anno 1977 un riconoscimento prestigioso quale “La Pergamena d’onore dell’ Alcade de Valpariso” firmata dal sindaco Sergio Vuskovic Rojo, lo stesso anno in cui al Centro Internazionale delle Arti venne inaugurata la “Mostra di Solidarietà con il Cile” a sostegno del popolo cileno oppresso dalla dittatura fascista del generale Pinochet.
Un evento che suscitò un forte richiamo sociale con la presenza di artisti di fama internazionale.
Tra le varie tematiche, quella religiosa la vediamo spesso rappresentata attraverso rassegne di processioni e Vie Crucis raccolte in diversi santuari.
Alcune delle opere permanenti le possiamo ammirare all’interno della Chiesa del proprio paese di adozione di San Lazzaro di Savena che scopriamo ai confini di Bologna, all’interno della Cappella riservata allo stormo d’aviazione affrescata nel 1992 all’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e inaugurata in presenza del cardinale Giacomo Biffi (1928-2015) l’allora Arcivescovo della città e presso la Cappella della Caserma Viali di Bologna dipinta nel 1998.
Ed è proprio nel suo paese di adozione che Raffaele, attraverso il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, ha fondato e diretto per oltre quindici anni (1992-2007) la scuola di disegno e pittura, avvalorando con forza il proprio spessore umanistico e sociale.
Con abile eclettismo, Spalvieri riconduce con facilità i temi dell’ambiente, del drammatico e della terza età, verso le categorie del piacevole e del pittoresco. Non è mai banale e pur nell’immensa mole di soggetti da lui trattati, si segnala sempre per una fresca immediatezza di condotta pittorica.
Il soggetto in cui l’Artista ha consacrato le energie migliori è sicuramente rappresentato da “Il nudo femminile”, sempre antico e sempre nuovo nel mutare degli atteggiamenti.
Attingendo alla grande tradizione culturale e figurativa Italiana, le sue opere si trasformano dall’incarnato caravaggesco, al culto mariano, al dolce Stil novo, dalla donna angelica a Beatrice, dalle figure di Botticelli fino ad Hayez e all’abbandono delle raffinate cromie in esse rappresentate.
Raffaele si spegne a Bologna il 20 Giugno 2009, a pochi mesi dal compimento del suo ottantesimo anno, lasciando impresso in moltissime persone amiche, un convinto legame con la Sua Arte.